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Benedetta Bortoluzzi

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10 Novembre 2019 da Benedetta Bortoluzzi Leave a Comment

Un’alternativa agli obiettivi S.M.A.R.T.

obiettivi SMART che non funzionano
Foto by Isaac Smith su Unsplash

Sei hai letto il mio articolo sull’argomento, probabilmente hai già familiarità con il concetto di obiettivo S.M.A.R.T.
L’acronimo sta per: specifico (S), misurabile (M), realizzabile (A), realistico o rilevante (R), definito nel tempo (T).
È una modalità piuttosto diffusa per definire gli obiettivi che ha lo scopo di accrescere la motivazione nelle persone e di allontanare il tanto temuto spettro della procrastinazione.

Gli obiettivi S.M.A.R.T. risultano maggiormente efficaci quando si cerca di raggiungere un traguardo concreto e ben definito.
Sono ottimi per fornire indicazioni a breve termine e pianificare i progressi verso un obiettivo più a lungo termine.
Nonostante gli indubbi vantaggi, questa modalità di definizione degli obiettivi a volte risulta di difficile applicazione. 

Quando gli obiettivi S.M.A.R.T. non funzionano

La metodologia S.M.A.R.T. non è adatta a tutti.
Alcune persone si incagliano sulle differenza tra “realizzabile” e “realistico“.
Altre perdono di vista i propri obiettivi strada facendo.
Qualcuno potrebbe scoprire poi che la struttura degli obiettivi S.M.A.R.T. gli impedisce di pensare in grande.
Inoltre, gli obiettivi S.M.A.R.T. possono diventare obsoleti, in particolare se vengono impostati con un anno di anticipo in una situazione molto dinamica.

Metodo C.L.E.A.R.

Una valida alternativa alla modalità S.M.A.R.T. è il metodo di definizione degli obiettivi C.L.E.A.R., ideato da Adam Kreek, ex canottiere canadese e medaglia d’oro olimpica a Pechino nel 2008.
Kreek, pur non mettendo in discussione la validità degli obiettivi S.M.A.R.T., afferma tuttavia:

Il metodo degli obiettivi S.M.A.R.T. non tiene conto, né capitalizza, l’innata natura emotiva e collettiva dei grandi progetti. Né questo metodo ti consente di adattarti quando cambiano i risultati previsti. 

Ha quindi sviluppato una metodologia che potesse tener conto anche di questi aspetti.

Qual è il significato dell’acronimo C.L.E.A.R.?

Collettivo  (C – Collaborative)

Secondo Kreek, gli obiettivi dovrebbero essere collettivi.
Dovrebbero cioè includere un quadro sociale che stimoli il completamento delle attività.
Molti dei tuoi obiettivi saranno più raggiungibili con l’aiuto, l’approvazione e la collaborazione di altre persone.
È molto importante ragionare su quale può essere la tua rete di sostegno in grado di aiutarti a raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato.

Limitato (L – Limited)

Questa caratteristica include alcuni elementi che avresti potuto individuare fissando i tuoi obiettivi con il metodo S.M.A.R.T.
Infatti si può considerare come una miscela tra le caratteristiche “specifico (S)” e “realizzabile (A)” degli obiettivi S.M.A.R.T. con l’elemento “definito nel tempo (T)“.
In sostanza, definisce un ambito per i tuoi obiettivi.

Emotivo (E – Emotional)

Questo punto mira ad allineare i tuoi obiettivi con le tue passioni personali.
In questo modo dovresti essere più motivato a raggiungere i tuoi obiettivi.
Tenere conto di questo punto dovrebbe aiutare a superare uno dei limiti del metodo S.M.A.R.T.: i tuoi obiettivi non ti sembreranno più senz’anima e non verranno certamente persi di vista.

Accessibile (A – Appreciable)

Gli obiettivi di grandi dimensioni devono essere necessariamente suddivisi in obiettivi più piccoli. 
Questo per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi più velocemente rendendoli più accessibili.
Quando si ha un problema complesso da risolvere, per costruire una strategia efficiente, risulta utile partire dall’obiettivo da raggiungere e immaginare il passo precedente, sino a raggiungere il punto di partenza.
Significa suddividere l’obiettivo finale in una serie di micro-obiettivi che prendono avvio al punto d’arrivo per tornare sino al primo passo da seguire.
Questa strategia permette di costruire agevolmente la sequenza di azioni da realizzare per risolvere un problema, partendo dal più piccolo ma concreto cambiamento possibile.

Raffinabile (R – Refinable)

Stabilisci i tuoi obiettivi in modo che abbiano uno scopo solido, ma quando nascono nuove situazioni o cambiamenti, concediti di perfezionarli e modificarli.
Utilizza le nuove informazioni acquisite per modificare il tuo piano d’azione.

Un consiglio: anche se non ti trovi bene con il metodo S.M.A.R.T., non abbandonarlo completamente.
Sarebbe come buttare via il bambino con l’acqua sporca.
Prova piuttosto a integrare i due metodi e vedrai che sarà molto più semplice raggiungere i tuoi obiettivi.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Hai qualche difficoltà a definirli? Parlane con me fissando un incontro conoscitivo gratuito oppure scrivimi a info@benedettabortoluzzi.it.

Filed Under: Obiettivi

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